sabato 28 dicembre 2013

Il Riflessario n.4

Nessuna persona merita le tue lacrime. E se pensi che qualcuno le meriti, di sicuro questo qualcuno non ti farà mai piangere.

martedì 24 dicembre 2013

Il magico Natale

                                              Il magico Natale - Gianni Rodari

                                         S'io fossi il mago di Natale
                                     farei spuntare un albero di Natale
in ogni casa, in ogni appartamento
dalle piastrelle del pavimento,
ma non l'alberello finto,
di plastica, dipinto
che vendono adesso all'Upim:
un vero abete, un pino di montagna,
con un po' di vento vero
impigliato tra i rami,
che mandi profumo di resina
in tutte le camere,
e sui rami i magici frutti: regali per tutti.
Poi con la mia bacchetta me ne andrei
a fare magie
per tutte le vie.

In via Nazionale
farei crescere un albero di Natale
carico di bambole
d'ogni qualità,
che chiudono gli occhi
e chiamano papà,
camminano da sole,
ballano il rock and'roll
e fanno le capriole.
Chi le vuole, le prende:
gratis, s'intende.

In piazza San Cosimato
faccio crescere l'albero
del cioccolato;
in via del Tritone
l'albero del panettone
in viale Buozzi
l'albero dei maritozzi,
e in largo di Santa Susanna
quello dei maritozzi con la panna.

Continuiamo la passeggiata?
La magia è appena cominciata:
dobbiamo scegliere il posto
all'albero dei trenini:
va bene piazza Mazzini?
Quello degli aeroplani
lo faccio in via dei Campani.
Ogni strada avrà un albero speciale
e il giorno di Natale
i bimbi faranno
il giro di Roma
a prendersi quel che vorranno.
Per ogni giocattolo
colto dal suo ramo
ne spunterà un altro
dello stesso modello
o anche più bello.
Per i grandi invece ci sarà
magari in via Condotti
l'albero delle scarpe e dei cappotti.
Tutto questo farei se fossi un mago.
Però non lo sono
che posso fare?
Non ho che auguri da regalare:
di auguri ne ho tanti,
scegliete quelli che volete,
prendeteli tutti quanti.


sabato 21 dicembre 2013

I giovani preferiscono Twitter

A quanto pare, il dato emerso da alcuni recenti sondaggi ha evidenziato come i giovani stiano preferendo Twitter a Facebook.
Come mai?
Semplice. Perché su FB ormai ci sono troppi adulti -molti dei quali ossessivamente impegnati ad ostentare dettagli della propria vita quasi fossero ancora ragazzini- e spesso questi adulti sono genitori che, tra un mi piace e un tag, cercano di tenere sotto controllo i propri figli.
Su Twitter questo non succede, perché questo social network risulta più ostico per i più grandicelli, che faticano a starvi dietro. Così i giovani migrano verso il social che cinguetta e abbandonano finalmente FB.
Mi chiedo se prima o poi potrò dedicare un post al fallimento completo di tutti questi social che ci portano sempre più ad una realtà vicina a quella tratteggiata da Orwell in 1984.

domenica 15 dicembre 2013

Il Riflessario n.3

Se saprai starmi vicino,
e potremo essere diversi,
se il sole illuminerà entrambi,
senza che le nostre ombre si sovrappongano,
Se riusciremo ad essere Noi in mezzo al mondo,
e insieme al mondo, piangere, ridere, vivere.
Se ogni giorno sarà scoprire quello che siamo,
e non il ricordo di ciò che eravamo,
se sapremo darci l'un l'altro
senza sapere chi sarà il primo e chi l'ultimo,
se il tuo corpo canterà con il mio perché insieme è gioia...
 Allora sarà Amore,
e non sarà stato vano aspettarsi tanto...

                         -Pablo Neruda-

mercoledì 11 dicembre 2013

Domande e risposte

Cari lettori, oggi mi cimento con un post un po' insolito. L'idea è rubata dal blog Sentieri di neve rossa, scoperto di recente grazie all'iniziativa Sotto l'albero di Natale.
Non so quanto possa essere spassoso per voi leggere le mie risposte a queste dieci domande, ma è un modo divertente di mettermi in contatto con i miei lettori.


  • Ebook o libri cartacei?
Assolutamente libri cartacei. Mi piace toccare le pagine e sentirne l'odore. I libri digitali stancano gli occhi e non riesco a leggerli mai dall'inizio alla fine. Lo so, sono antiquata!

  • Prestare o comprare?
Dopo aver riempito la casa di libri, qualcuno mi ha convinto che non è proprio indispensabile comprarli tutti. Mi ci sto abituando. Ultimamente li prendo spesso in biblioteca. Capita, però, che ci siano libri che mi piace avere fisicamente vicino a me.

  • Libreria o acquisti online?
Libreria! Passo ore a spulciare gli scaffali in cerca di nuovi libri. Il web lo riservo all'acquisto di libri più specifici che si trovano con più difficoltà.

  • Libri lunghi o brevi?
Semplicemente libri.

  • Libri romantici o thriller?
Romantici, romantici, romantici! Sdolcinatezza ereditata forse da mia nonna. Ovviamente non disdegno un bel thriller (tanto la venatura romantica c'è anche nei più insospettabili!).

  • Dove e come ti piace leggere?
A letto. Oppure sulla poltrona di fronte al caminetto acceso.

  • Compri libri a scatola chiusa o leggi recensioni e ascolti consigli?
Sono sempre abbastanza informata sulle nuove uscite, quindi è più frequente che legga recensioni prima di comprare un libro. Ma non escludo l'acquisto a scatola chiusa.

  • Storia singola o saghe?
Storia singola. Quasi sempre.

  • Quale libro terresti se dovessi buttar via tutti gli altri?
Harry Potter. Sì, ok, son sette libri! Va be', Harry Potter e la Pietra Filosofale. Perché è un libro magico, che mi ha introdotto in un mondo bellissimo che non è più uscito dal mio cuore.

  • Un libro che leggi o leggeresti di continuo?
Non rileggo quasi mai i libri. Mi è capitato soltanto con Il Piccolo Principe, perché è un libro che cambia come cambi tu. Rileggerlo è ogni volta come leggere un libro diverso.

E voi, cosa rispondereste?

lunedì 9 dicembre 2013

Il riflessario

Siamo sempre nel luogo dove si trova la nostra mente, non il nostro corpo.

Sassi Dipinti

Cari lettori (magari anche appassionati d'arte), oggi dedico questo post ad un artista che, con il suo libro, mi ha tenuto grande compagnia in un periodo un po' particolare della mia vita.
L'artista si chiama Roberto Rizzo e il libro è un manuale pratico intitolato Sassi Dipinti (edito da Mondadori).
Il libro è dedicato a tutti coloro che amano cimentarsi in lavori artistici. Roberto Rizzo descrive step by step i passaggi da seguire per realizzare dei lavori su sassi (e una piccola sezione dedicata ad altri materiali) di cui non doversi poi vergognare. Il manuale è ricco di fotografie dettagliate, che permettono un po' a tutti di avvicinarsi all'arte di dipingere su pietra. Una parte del libro è poi dedicata alla creazione di veri e propri quadri creati con i sassi dipinti, un'idea di grande effetto.
Io mi sono divertita particolarmente a sperimentare numerose tecniche proposte da Roberto Rizzo in un periodo in cui dipingere mi aiutava a colmare tempi morti lunghissimi in certe giornate infinite.
Scoprirete che dipingere su pietra è un' ottima tecnica per svagare la mente e scaricare le tensioni!



venerdì 6 dicembre 2013

Sotto l'albero di Natale

Cari lettori,
ho deciso di partecipare a questa simpatica iniziativa nata sul web, per tutti gli appassionati di libri. Si stila una lista di 10 regali attinenti al campo della lettura, qualcosa che vorreste ricevere e che (chissà) magari qualcuno di noi può farvi avere! Poi si pubblica la lista in un post simile a questo, che contenga anche il regolamento e i link degli altri partecipanti.
Regolamento.
Aprite un post nel vostro blog; nel post devono comparire il regolamento, una lista di 10 desideri, la lista dei partecipanti con il link alla loro wishlist natalizia.
Cosa potete desiderare? Qualsiasi cosa che sia attinente al nostro piccolo universo letterario: magari desiderate un libro e una di noi lo possiede, molte di noi hanno romanzi che non vogliono più o di cui vogliono sbarazzarsi, ciò che a uno non piace potrebbe portare il sorriso sul volto di qualcun altro; ebook e pdf di libri che cercate da tempo, in fondo sappiamo tutti che ne abbiamo a bizzeffe e loro attendono solo di essere letti; segnalibri, quaderni,anche solo una storia. C'è chi ha la mania di collezionare cartoline per inserirle nei libri, chi preferisce i segnalibri, c'è chi adora scrivere a mano e si riempie di blocchi o di post-it e chi scrive racconti per passione e potrebbe condividerne uno o magari siete un autore e potete regalare una copia del vostro romanzo autografata.

Insomma potete desiderare ciò che volete, dalle cose più semplici, magari anche legate a un fandom ("Vorrei leggere una Fanfiction su Shadowhunters in cui si approfondisce il rapporto tra Alex e Magnus", "Vorrei un disegno di Tris e Four di Divergent"), a quelle che richiedono un minino sforzo ("Vorrei un segnalibro con il mio nome sopra", "Vorrei il romanzo Fangirl di Rainbow Rowell), fino alle più complicate ("Vorrei una nuova libreria IKEA perché la mia è piena", "Vorrei una copia autografata diAllegiant").

L'importante è che si tratti di cose che desiderate e le altre persone partecipanti all'iniziativa cercheranno - nel loro piccolo - di realizzare questi desideri. È chiaro che non potrò pagare una libreria nuova a nessuno, ma magari posso regalare un libro che ho e non leggo. Mi raccomando, ricordatevi di aggiornare la vostra pagina con i vari partecipanti e se aderite all'iniziativa provate a realizzare i desideri degli altri, non è un obbligo, ma non è molto corretto sperare solo di vedere realizzati i propri desideri senza fare nulla per gli altri. Non dovete fare regali che includano spendere dei soldi, non è richiesto, a volta basta un follower in più, un commento, un consiglio per rendere felice qualcuno.
Ripeto, non ci sono obblighi, nessuno vi punterà una pistola alla testa perché realizziate i sogni degli altri, né è garantito che i vostri desideri verranno esauditi, però ricordatevi che è Natale e non c'è niente di più bello che sapere di avere reso qualcuno un po' più felice.


Ecco la mia lista:
1) mi piacerebbe raddoppiare le vendite del mio libro (http://www.libreriauniversitaria.it/sotto-scacco-pintus-claudia-riflessione/libro/9788862117296). Per ora sono a quota 400 copie;
2) blocchi, penne e agende sono la mia passione;
3) un libro autografato da Alessandro Baricco;
4) "L'alchimista" di Coelho. Anche una vecchia edizione, purché ben tenuta. È un libro che mi è rimasto nel cuore, ma che non possiedo;
5) più lettori per il mio blog;
6) intervistare qualcuno che ha esperienza diretta della Scuola Holden;
7) seguite la mia gatta su Instagram (@NeeraSenzaOrecchie): questo non è attinente, ma la mia micia mi ha fatto promettere che l'avrei chiesto;
8) non soffrite per amore. L'amore deve dare solo gioia, altrimenti è un'altra cosa;
9) qualcosa che ancora non so su Harry Potter;
10) collaborazioni.




Addio Nelson Mandela

La notizia è su tutti i giornali, ovunque. Tanto diffusa che sembrerebbe anche superfluo riportarla qui su questo blog. Forse superfluo, però doveroso.
Nelson Mandela, simbolo della lotta contro il razzismo, è morto serenamente nella sua casa all'età di novantacinque anni.
La sua storia, una vita di lotta e coraggio, la conosciamo un po' tutti. Ventisette anni passati nel carcere del regime segregazionista bianco, Nobel per la Pace nel 1993, non ha mai smesso di farsi portavoce di un profondo messaggio di perdono. Il suo obiettivo, per tutta la vita, è stato quello di vedere uniti gli africani. Resterà per sempre un modello di riconciliazione.


mercoledì 4 dicembre 2013

IL PUNTO DI VISTA -Frida Kahlo

Quando sono entrata in contatto con la storia di Frida Kahlo, ne sono rimasta colpita e affascinata.
Spirito forte e ribelle fin dalla nascita (nel 1907 in Messico), a diciotto anni vede la sua vita cambiare per sempre a causa di un violento incidente stradale, in autobus. I gravi traumi riportati la costrinsero a letto per un anno, anno in cui Frida lesse numerosi libri sul Comunismo e iniziò a dipingere, osservandosi riflessa su uno specchio che i suoi genitori avevano montato sul soffitto appositamente per lei.
Ricorrenti sono gli autoritratti, in cui spesso compare il tragico incidente che segnò la sua vita.
L'esistenza di Frida Kahlo si sviluppa tutta attorno alla sua arte, all'attivismo nel Partito Comunista Messicano e agli amori burrascosi, eterosessuali e omosessuali.
I danni permanenti riportati a causa dell'incidente le impedirono di portare a termine qualsiasi gravidanza, fatto che la segnò nel profondo.
Frequentò i surrealisti, ma non volle mai essere etichettata come tale, perché desiderava mantenere una personale connotazione di originalità.
Dopo una vita di dolori fisici continui e passioni laceranti vissute con personaggi di spicco (il rivoluzionario Lev Trotsky, il poeta André Breton, la fotografa Tina Modotti, suo marito Diego Rivera, per citarne solo alcuni), morì lasciando ad un diario le sue ultime e sconvolgenti parole:
"Spero che l'uscita sia gioiosa e spero di non tornare mai più".