lunedì 14 maggio 2012

A COLPO D'OCCHIO- L'equazione della vita

Ossimorico fin dal titolo, L'equazione della vita di Efisio Mura è un libro che non ti aspetti. Il titolo farebbe pensare ad una storia compiuta, che ha sì delle variabili, ma che ha comunque una soluzione che la renda vera. Questo, almeno, è ciò che comunica la parola "equazione" ad un non-addetto-ai-lavori.
Così invece non è. Perché l'equazione della vita forse non esiste per l'autore di questo libro, che conduce il lettore a seguire il flusso di pensieri di due personaggi -un uomo e una donna- che hanno dentro se stessi un mare di sentimenti. Sentimenti che li travolgono, in cui si illudono di mettere un po' d'ordine, sentimenti che cercano di catalogare, di dominare, ma che, inevitabilmente, li sovrastano.
E forse, all'inizio, quella scena di un amore finito ci trae in inganno. I due protagonisti sono anche i protagonisti di quella storia d'amore che non ha un seguito? Oppure non sono loro?
Ce lo chiediamo per tutta la durata del libro, salvo poi capire che non ci importa davvero saperlo. Abbiamo seguito, pagina dopo pagina, personaggi che ci parlano della Vita, così come è per tutti, della Vita come termine generale, come esperienza privata e universale al tempo stesso.
E ci è piaciuto questo vaneggio colossale, questo dialogo interiore senza fine. A volte ci siamo ritrovati, a volte ci siamo sentiti vicini ai personaggi, o distanti da loro anni luce.
I due protagonisti sono diversi fra loro -lui con quel bicchiere mezzo pieno mezzo vuoto, lei con quel vivere la vita senza filtro-, seguono percorsi diversi, indossano maschere diverse.
Eppure, a tratti, alcuni dei loro ragionamenti si avvicinano e coincidono, quasi come se il protagonista fosse improvvisamente diventato uno soltanto.
Abbiamo cercato di far quadrare quest'equazione per circa centocinquanta pagine, fino a che ci siamo resi conto, arrivati all'ultima, che una soluzione non ci può essere. Non esiste. O forse ne esistono molte, chissà, magari anche infinite.
Ed ecco che immagino l'autore guardarci divertito mentre chiudiamo il suo libro. Credevamo davvero che la vita fosse un'equazione matematica? Lui, di certo, no.

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